mercoledì 17 giugno 2009

The Million Dollar Madrid part 1


Tempi di crisi - il 2009 si apre con i più alti tassi di disoccupazione mai registrati ngli ultimi decenni. Dicevano tutti che anche il calcio ne avrebbe risentito, in primis le squadre di Premier League, piene di debiti fino al collo (vedi Manchester UTD) e a seguire le italiane, sulle quali grava una tassazione fiscale superiore e il cui scenario (la Serie A) inizia a perdere appeal in ambito internazionale.
In un contesto del genere, solo un mitomane avrebbe potuto paventare l'acquisto di due tra i calciatori più cari mai pagati: Ricardo Izecson dos Santos Leite aka Kakà e Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro. Solo un mitomane, appunto. Tale mitomane risponde al nome di Florentino Perez, già presidente del Madrid dei galacticos e già autore di spese folli per gente come Figo, Zidane e il divo Beckham.
Sarà stato il "triplete" del Barça, sarà stata la pessima gestione di Ramòn Calderòn (comunque vincitore di due Ligas consecutive), sta di fatto che il signor Perez, dopo 3 anni di assenza, incurante della crisi globale, senza il minimo sforzo ha staccato un paio di assegni, portandosi a casa i due ultimi palloni d'oro.
In realtà, pare che l'obiettivo di Florentino sia di portare a casa la decima Coppa dei Campioni, la cui finale si giocherà, guarda caso, proprio in quel di Chamartìn (Madrid n.d.r.), obiettivo nobile e dunque giustamente perseguibile, peccato però che il Madrid aveva nell'attacco l'unico reparto solido.
Adesso, il sig.Perez, così come il capo di una multinazionale vera e propria, sarà costretto ad effettuare un cospicuo numero di esuberi, di tagli al personale, sia per recuperare i soldi spesi per i due assi (che non recupererà certo in vendita di magliette) sia per sfoltire una rosa che potrebbe essere ingovernabile.
Così alcuni tra i vari Higuain, Robben, Huntelaar, Van Nistelrooy, Schneider e Van der Vaart saranno costretti a fare le valigie, svenduti come merce ormai senza valore, nonostante alcuni di loro abbiano tirato la carretta negli ultimi anni...
Il Madrid ragiona dunque da colosso economico, con una politica coerente nel lungo periodo elimina gli "input" ormai inutili rimpiazzandoli con dei nuovi che dovrebbero garantire successi in serie ad a mani basse, tendendo a raggiungere il massimo profitto possibile, quel "triplete" che i nemici eterni del Barça gli hanno sventolato in faccia neanche un mese fa, e che sembra bruciare come non mai...

1 commento:

  1. Hombre, italiano está muy bien pero no entiendo nada. Escribe en castellano de vez en cuando, vale? Abrazo

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