domenica 7 giugno 2009

Lutetia's breakthrough part 2


Terminal 2, un lungo corridoio percorso in fretta, l'mp3 nelle mie orecchie mi "isolava" in quella enorme struttura che più che un aeroporto sembrava essere una città di vetro, negozi ormai chiusi e infiniti rulli che anticipavano la lunga strada da percorrere prima di raggiungere la stazione del RER B che collega la profonda banlieue nord - est con la capitale
Sulla banchina, annunciato ritardo di 20 minuti per un guasto, ma che culo, esclamo. In realtà un ritardo maggiore forse mi sarebbe stato più amico, ma cosa potevo saperne... finchè il treno arriva ed in mezz'ora mi ritrovo catapultato a Parigi, Gare du Nord, che, per uno scherzo del destino è a un tiro di schioppo(1km) dalla mia meta/destinazione, o come direbbero in Spagna, destino...
E' lunedi, sono più o meno le 22 e c'è poca gente in giro, a maggior ragione il luogo non è dei più ameni, ma del resto, non sono mica andato li a una festa, anzi...
Il clima non aiuta, -2 gradi, pochi giorni prima ha nevicato e molta neve è ancora ammassata ai lati delle strade, ciò nonostante l'adrenalina che mi guida mi sconsiglia di prendere la metro, decido dunque di incamminarmi, del resto cosa sarà mai 1km?
L'mp3 costantemente nelle mie orecchie trasmette una canzone che è tutta un programma: "Je so pazz'", del resto era questo l'aggettivo affibiatomi dai pochi che erano a conoscenza di ciò che stavo per fare, sorrido e mi incammino...
La strada è dritta, costeggiata da ristoranti indiani e tailandesi, e si dirige a Nord della città, a cavallo tra il X e il XVIII arroundissement
Un paio di semafori attraversati senza guardare, qualche altra canzone mi distrae fino all'arrivo, poi d'un tratto sento qualcosa, dopo tante ore pareva essere giunto il momento di dare senso a tutto quel viaggio. Mi fermo. Tabula rasa. Ormai in ballo, dovevo ballare...

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